martedì, febbraio 28, 2006

Mi raccomando! Non è che perchè c'è scritto moglie - marito dovete sentirvi estranei a quello che ho scritto! Il libricino si riferisce anche ai fidanzati che si amano! Quindi non scartate tutto a priori! Vi abbraccio
Ps. Ma a nessuno interessa il titolo del libretto? . . . Non vi è proprio interessato?
Il ruolo e le responsabilità del marito /2

Il vero amore considera la moglie un prezioso dono di Dio e perciò si impegna a onorarla e a valorizzarla.

UNA MOGLIE SI SENTE AMATA E VALORIZZATA QUANDO IL MARITODIALOGA CON LEI E LE DEDICA DEL TEMPO – Sono convinta che oggi uno dei nemici della famiglia dia la televisione. Ogni volta che la si accende, si spegne il dialogo. Una moglie può aver dedicato del tempo per preparare una buona cena e poi invece suo marito la “ingurgita” con gli occhi fissi al telegiornale, senza dire una parola o farle un apprezzamento. Come si sentirà quella moglie?

UNA MOGLIE SI SENTE AMATA ED VALORIZZATA QUANDO IL MARITO ESPRIME TENEREZZA, PREMURA E ROMANTICISMO NELLA LORO RELAZIONE – Gli uomini solitamente non amano le smancerie. Ma non dimentichiamo che le donne hanno bisogno di maggior sensibilità, manifestata anche da un semplice gesto di gentilezza e tenerezza.

UNA MOGLIE SI SENTE AMATA E VALORIZZATA QUANDO IL MARITO E’ ATTENTO ALLE SUE NECESSITA’, SIA PRATICHE CHE SPIRITUALI ED EMOTIVE – Un marito attento le offre spontaneamente il suo aiuto anche negli aspetti pratici della vita quotidiana. Quando la moglie vede che suo marito desidera aiutarla anche negli aspetti pratici della conduzione familiare, per alleggerirla dalle varie incombenze, ne trae beneficio anche sul piano emotivo.

UNA MOGLIE SI SENTE AMATA E VALORIZZATA QUANDO IL MARITO LE ESPRIME RICONOSCENZA PER TUTTO CIO CHE LEI FA PER LUI, PER I FIGLI E PER LA CASA – Non c’è gratificazione più sentita quanto l’approvazione delle persone che più si amano.

UNA MOGLIE SI SENTE AMATA E VALORIZZATA QUANDO IL MARITO RISPETTA IL SUO CORPO E LE SUE ESIGENZE AFFETTIVE – Il marito deve comprendere che sua moglie vuole essere desiderata come persona nella sua interezza affettiva ed emotiva e non solo come corpo.

sabato, febbraio 25, 2006

Il ruolo e le responsabilità del marito /1

La Parola ci presenta un modello perfetto: “Mariti amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla dopo averla purificata lavandola con l’acqua della parola, per farla comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa ed irreprensibile. Allo stesso modo anche i mariti devono amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se stesso. Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la cura e la nutre teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una cosa sola. Questo mistero è grande… Ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso.” (Efesini 5:25-33).

In questi versetti troviamo i parametri che stabiliscono il giusto atteggiamento e il giusto sentimento che ogni marito deve avere e mantenere nei confronti della moglie.

IL VERO AMORE E’ ESPRESSO SIA CON LE PAROLE CHE CON I FATTI – Spesso i mariti non sono abituati a dimostrare il loro amore alle loro mogli perché lo ritengono scontato. Ma le mogli hanno bisogno di sentirselo dire. Hanno bisogno di premure e di gesti d’affetto. Un marito deve rassicurare la propria moglie riguardo l’amore che prova per lei. Un complimento, una carezza, un bacio, un fiore, sono tutti elementi importanti per comunicare l’apprezzamento nei suoi confronti. La maggior parte degli uomini non considera pienamente l’importanza di questo aspetto, ma per le mogli è molto significativo vedere espressa questa attenzione.

UN MARITO DEVE FARE DI TUTTO PER EDIFICARE E ARRICCHIRE LA PERSONALITA’ DELLA MOGLIE – Significa dedicare del tempo al dialogo e alla condivisione dei molteplici aspetti della vita quotidiana, per capirsi, incoraggiarsi e consigliarsi reciprocamente.

EGLI DEVE AIUTARLA CON L’APPREZZAMENTO – delle sue virtù e dandole la possibilità di incrementare i suoi talenti e le sue capacità.

venerdì, febbraio 24, 2006

Il ruolo e le responsabilità della moglie /2

LA MOGLIE DEVE AMARE IL MARITO
Amare il marito non significa avere un atteggiamento di accettazione. In che modo la moglie può dimostrare amore verso suo marito?

LA MOGLIE NON DEVE PRETENDERE DI TRASFORMARE SUO MARITO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA – Sulla base delle sue esclusive aspettative. Ogni individuo ha una sua personalità con delle caratteristiche proprie che devono venir rispettate. Tuttavia, questo non esclude il fatto che la moglie lo possa aiutare (non accusare!) a riconoscere i suoi eventuali lati o aspetti caratteriali negativi e incoraggiarlo a lavorarci sopra insieme per cambiarli.

LA MOGLIE DEVE COMPRENDERE I SUOI PENSIERI ED I SUOI INSEGNAMENTI – Questo è il frutto della stima che essa deve avere nei confronti del marito. Tuttavia non significa che la moglie debba accettare pensieri e sentimenti errati e malati! Accettare i pensieri e i sentimenti di un’altra persona non significa necessariamente condividerli o farli diventare propri, ma vuol dire riconoscere la potenzialità di un punto di vista diverso dal proprio.

LA MOGLIE DEVE IMPARARE AD ACCETTARE GLI ERRORI E GLI INSUCCESSI DEL MARITO – Per un uomo un insuccesso, in qualsiasi campo, può essere un macigno che lo schiaccia o un sasso che lo ferisce soltanto. Dipende dall’atteggiamento con cui lo affronta, ma il ruolo della moglie in questo caso sarà importantissimo: se lo accusa e lo critica aggraverà la situazione, ma se accetta il fallimento con amore e con spirito di consolazione, lo aiuterà a superare il momento difficile.

L’amore può comprendere anche il sacrificio. “L’amore soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa” (1 Corinzi 13:7). La moglie deve ricordare alcune cose importanti riguardo all’amore.

L’AMORE NON E’ UN SENTIMENTO PASSIVO – L’amore è qualcosa di completo ed attivo. Richiede impegno e costanza. Un giardino se non viene annaffiato muore; un amore se non viene alimentato scompare. L’esercizio dell’amore può comportare momenti in cui ci dobbiamo sforzare per manifestarlo, anche quando ne faremo volentieri a meno. Questo vale sia per la moglie che per il marito.

L’AMORE E’ IMPARARE AD ASCOLTARE – Ogni essere umano ha bisogno di essere ascoltato. Di solito i mariti parlano meno delle mogli, ma spesso l’ascolto non è riferito solamente alle parole. Significa essere attenti e sensibili ai piccoli segnali non espressi verbalmente, ma attraverso il linguaggio del corpo. Una moglie saggia deve imparare ad interpretare i sentimenti che il marito a volte non è in grado di esprimere. Una moglie saggia deve capire quando è il momento di parlare o quando deve stare zitta. “Per tutto c’è un tempo.. un tempo per tacere e un tempo per parlare” (Ecclesiaste 3:7). Tutto questo si impara ascoltando i segnali del coniuge. Se invece la moglie è concentrata su se stessa ed è impegnata a rivolgere al marito solo lamentele per mille faccende da sbrigare o delle critiche distruttive, non può certo cogliere i segnali che suo marito, senza usare parole, forse le sta inviando.

AMORE E’ EVITARE LA CRITICA – In un matrimonio quando la critica diventa uno strumento di offesa e di ripicca è da evitare. Se invece si tratta di un sereno confronto dei reciproci punti di vista, allora essa diventa uno strumento costruttivo, utile per l’edificazione.

giovedì, febbraio 23, 2006

Il ruolo e le responsabilità della moglie /1
Qualcuno dice che la Bibbia presenta un'immagine negativa della donna o, perlomeno, la pone in una posizione più offuscata rispetto all'uomo. Per rafforzare questa opinione si citano i passi riguardanti la sua sottomissione la marito. Eppure, come vedremo, la Parola di Dio ci fa capire che il ruolo della moglie è fondamentale per la stabilità della famiglia. Infatti, anche lei ha delle specifiche responsabilità, legate al suo ruolo all'interno della dinamica familiare. E quanto più i coniugi realizzeranno i loro reciproci compiti, tanto più essi sperimenteranno le benedizioni che derivano da una solida complementarietà.
Uno dei passi più belli che la Scrittura dedica alla donna, nel suo ruolo di moglie e madre, è senz'altro quello riportato dall'ultimo capitolo dei Proverbi: l'elogio della donna virtuosa. E' sigificativo che l'autore di questo capitolo, il re Lemuel, faccia riferimento agli insegnamenti ricevuti da sua madre.

[10] Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. [11] In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. [12] Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. [13] Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. [14] Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. [15] Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. [16] Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. [17] Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia. [18] È soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. [19] Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita. [20] Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. [21] Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. [22] Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. [23] Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese. [24] Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. [25] Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire. [26] Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. [27] Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. [28] I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio: [29] "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!". [30] Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. [31] Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. (Proverbi 31:10-31)
Questo passo elenca le caratteristiche della donna virtuosa, cioè una donna che manifesta delle qualità e delle doti che fanno di lei il cardine della sua casa.
LA MOGLIE DEVE RISPETTARE IL MARITO
1. LA MOGLIE DEVE STIMARE IL MARITO - un marito coscienzioso si sentirà maggiormente responsabile quanto più sua moglie lo considererà degno di stima. La stima della moglie dev'essere per il marito una molla che lo spinge ad assumersi pienamente le sue responsabilità decisionali, così da guidare la famiglia nel migliore dei modi.
2. LA MOGLIE DEVE RICONOSCERE LE QUALITA' DEL MARITO - Se la moglie impara a riconoscere e a valorizzare i lati positivi del proprio marito, lui curerà e svilupperà le sue qualità e le sue doti proprio grazie al rinforzo dato dall'amministrazione di sua moglie.
3. LA MOGLIE DEVE SOSTENERE IL MARITO NELLE SUE RESPONSABILITA' - Essendoci una distribuzione dei ruoli all'interno della famiglia, la comprensione ed il sostegno tra i coniugi nelle reciproche responsabilità è estremamente importante, e queste non devono venir minimizzate o, peggio, ridicolizzate.
4. LA MOGLIE DEVE RICONOSCERE LE ESIGENZE DEL MARITO - Un uomo ha bisogno di essere ritenuto affidabile, di essere ascoltato, di sentirsi necessario, di avere una compagna, di essere stimato, di essere desiderato sessualmente. Questi bisogni possono far sembrare l'uomo un pò debole ed infantile, m ain realtà dimostrano che egli non sempre è quell'eroe senza paura che vorrebbbe far credere di essere.
5. LA MOGLIE DEVE PREGARE PER IL MARITO - La preghiera è una delle principali priorità della moglie credente. E' un elemento inscindibile dell'amore, perchè significa portate il proprio marito fra le braccia di Dio. Non è una sciocchezza da sentimenti bigotti, ma è l'impegno a voler dare alla nostra famiglia un incrollabile sostegno soprannaturale.
6. LA MOGLIE CHE RISPETTA IL MARITO LO INCORAGGIA - Questo è parte integrante della relazione matrimoniale.
7. L'INCORAGGIAMENTO DI SUA MOGLIE E' PER UN UOMO UNO STIMOLO A CRESCERE COME PERSONA, COME UOMO E COME MARITO - Il marito ha bisogno di crescere. Nesuno nasce già predisposto ad essere marito. Noi cresciamo anche in base ai segnali che ci vengono dall'esterno: se un bambino viene continuamente scoraggiato e schiacciato dai genitori, quasi sicuramente sarà un adulto insicuro e con mille problemi. Se un marito viene costantemente scoraggiato dalla moglie (e viceversa!), egli può rinunciare al suo ruolo e alle sue responsabilità, con gravi squilibri per tutta la famiglia.
Rovistando tra libretti e libricini mi sono ritrovata tra le mani un libro molto carino nonchè speciale a mio parere. Un libretto che ha lo scopo di presentare quali sono i ruoli e le responsabilità di fidanzati e fidanzate, di mariti e mogli secondo le indicazioni della Scrittura. Il suo scopo è quello di incoraggiare ogni coppia a comprendere la profondità ed i valori biblici, in modo da realizzare nella sua vita e nella sua famiglia l'obiettivo divino, poichè esso è l'unico obiettivo che porta la vera pace e la vera serenità. Ora, non smettete di leggere solo perchè avete "udito" la parola "Scrittura", "biblico" e "divino". Credetemi, racchiude pagine preziose ricche di profonde riflessioni. Vorrei trascriverne qualcuna, magari le più importanti e utili, quelle che magari nella vita di tutti i giorni potrebbero davvero servirci!
Attendo vostri commenti!! Vi abbraccio

domenica, febbraio 19, 2006

Prima o poi sbatterai con la testa contro quella trave maledetta che trasformerà la tua vita in una croce. Ti ammali. Hai un incidente. Muore una persona cara. La tua carriera viene stroncata. Il marito o la moglie ti inganna e ti abbandona. Qualcuno ti contraddice, ti manda in rovina, ti umilia o ti rifiuta. Non ne puoi più.
La trave può avere molte forme ed essere di misure diverse. Essa non s’interessa dei tuoi titoli, della tua posizione, del tuo nome, della tua reputazione, delle dimensioni del tuo portafoglio, delle tue relazioni o della tua riuscita. Sei felice. Tutto va alla grande. E all’improvviso la trave.
In ogni vita umana la croce è una realtà. E tuttavia sono pochissimi gli uomini che sanno affrontarla. Non la accettano e si deprimono. Allora molti si perdono. Neurologi e psichiatri sono pieni di lavoro fino alla punta dei capelli. Non hai altra soluzione: o porti la tua croce o questa ti schiaccerà. Ma potrai portarla solo se saprai scoprirne il compito ed il senso. La croce ti conduce alla tua verità, alle tue giuste dimensioni di figlio degli uomini, povero, debole, fragile e piccolo. La croce può liberarti dalla materia in cui corri il rischio di affogare; può liberarti dalla mediocrità. Essa è come un’antenna attraverso la quale captare un messaggio che ti viene da Dio. Non ti libererà dalla sofferenza ma ti libererà dal suo non senso e dalla sua inutilità! E tornerai ad essere te stesso. E sarai nuovamente TU.

… e con occhi che avranno pianto vedrai tutto diverso e molto più bello.

martedì, febbraio 14, 2006


Ti amo.
Non potrei amare nessun altro che non sia tu.
Non potrei desiderare nessun altro che non sia tu.
Vorrei incamminarmi nel sentiero della vita accanto a te,
percorrerlo mano nella mano al tuo fianco.
Il mio cuore aveva dimenticato cosa voleva dire amare.
Aveva dimenticato questa parola.
Si era chiuso, era spento.
Le mie labbra non la pronunciavano più.
Ora sento una sensazione stupenda a dirti "Ti amo"
La mia anima sorride di gioia.
I miei occhi lacrimano di felicità.
Attraverserei oceani a piedi,
scalerei le vette più alte del mondo
per gridare a tutto l’universo il mio amore per te.
Ti amo e ti amerò Amore mio,
finché ci sarà luce nei miei occhi.

giovedì, febbraio 09, 2006

Non temiamo i distacchi. Quando te ne vai, più profondamente rimani. E poi si può essere presenti anche se assenti, vicini anche se lontani, uniti anche se separati. Vi sono fiori che si cercano con le radici sotterra e stelle che si chiamano al di là degli orizzonti. Spesso la lontananza è la prova del fuoco per il vero amore.

mercoledì, febbraio 08, 2006

Solo una parola... una.
Oggi è una giornata un pò amorfa, apatica, triste. E le uniche riflessioni che riesco a fare oggi mi portano a scrivere qualche riga sull’amore e sulla fedeltà che possono (anche e tristemente) trasformarsi in bufera. Ci sono giorni in cui ci si porta sul palmo della mano, entusiasti e senza preoccupazioni. Altri invece in cui niente funziona a dovere. A causa di errori insignificanti qualcosa finisce male. Appaiono crepe e, attraverso di esse, la notte penetra nel vostro cuore e nel vostro focolare. Uno desidera e non può, paralizzato dall’impotenza e dal dolore. Si vorrebbe parlare ma non vengono parole in bocca. Si vorrebbe tendere la mano ma essa diventa rigida come il ghiaccio. Vorremmo abbracciare e rimaniamo pietrificati come statue. Desideriamo perdonare ma diciamo:”Perché l’hai fatto?”. In quei giorni non resta che una soluzione: pazienza, molta pazienza e cercare la riconciliazione. Il compagno o la compagna fanno cose che ti sembrano incomprensibili e tu dici:”Com’è possibile?”. Devi lottare per salvare il tuo amore. Ti senti insicuro e la paura penetra fin nelle tue ossa. Devi volare ad occhi chiusi, senza vedere e senza capire. Allora ti torna alla mente che l’altro è un mondo riservato a se e che nel più profondo del suo essere sempre sarà lontano da te. E’ proprio quello il momento si cercare il perdono.
Forse è vero, anche se molto triste, che in fondo in fondo il tuo uomo o la tua donna per quanto possa dire d’amarti resterà sempre ed in qualche modo lontano da te. E’ triste.
Forse queste mie considerazioni sono dovute a questa giornata che sta trascorrendo come pesante tonfo di roccia… Sì perché se guardo negli occhi di mio padre e di mia madre, leggo una tenerezza ed un rispetto immutati nel tempo, fatti più freschi dagli anni, più caldi dal tempo. Sguardi che mi dimostrano quanto invece più ami qualcuno e più sei una cosa sola con l’altro.
Oggi non è proprio giornata.
Anche se basterebbe solo una parola…una.

martedì, febbraio 07, 2006


La festa del vostro Amore

Arrivano i compleanni e anniversari. Non li lasciate cadere. Sono i vostri giorni di festa. Tengono vivo il ricordo delle ore belle e felici. Celebrate l’amore che avete dentro di voi! Cercate di conoscervi giorno dopo giorno e rendete grazie, perché vi siete incontrati tra milioni di persone e ancora state insieme. Lasciate stare l’auto e godetevi, in casa, il vostro gioioso stare insieme. Spegnete il televisore, almeno per un’ora verso sera, per dedicarvi l’uno all’altra in totale fiducia e serenità. Ricordate che nella vostra vita, un rito importante è questo: Mangiare insieme, sedersi insieme a tavola, almeno una volta al giorno. Cercate sempre nel modo più semplice di essere felici.
Il vostro amore non deve estinguersi. Tuo marito è il tuo migliore amico, tua moglie è la tua migliore amica. Fate si che il vostro affetto si distingua per i piccoli dettagli della vita quotidiana: nei sorrisi, in una buona parola, in un bacio, in un abbraccio spontaneo…e migliaia di gioie inattese cadranno dal cielo come stelle.

Tanti auguri a mia madre e mio padre per i loro 25 anni di matrimonio. Mi hanno insegnato come la terra sia celestiale per tutti coloro che non si spaventano delle tormente, che non hanno allontanato dalla propria bocca la parola amore e che sanno, con un poco di humour, convertire le spine in rose. Grazie, vi voglio bene.

domenica, febbraio 05, 2006


Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
La cosa più bella del mondo? L’amore.


Madre Teresa di Calcutta