Solo una parola... una.
Oggi è una giornata un pò amorfa, apatica, triste. E le uniche riflessioni che riesco a fare oggi mi portano a scrivere qualche riga sull’amore e sulla fedeltà che possono (anche e tristemente) trasformarsi in bufera. Ci sono giorni in cui ci si porta sul palmo della mano, entusiasti e senza preoccupazioni. Altri invece in cui niente funziona a dovere. A causa di errori insignificanti qualcosa finisce male. Appaiono crepe e, attraverso di esse, la notte penetra nel vostro cuore e nel vostro focolare. Uno desidera e non può, paralizzato dall’impotenza e dal dolore. Si vorrebbe parlare ma non vengono parole in bocca. Si vorrebbe tendere la mano ma essa diventa rigida come il ghiaccio. Vorremmo abbracciare e rimaniamo pietrificati come statue. Desideriamo perdonare ma diciamo:”Perché l’hai fatto?”. In quei giorni non resta che una soluzione: pazienza, molta pazienza e cercare la riconciliazione. Il compagno o la compagna fanno cose che ti sembrano incomprensibili e tu dici:”Com’è possibile?”. Devi lottare per salvare il tuo amore. Ti senti insicuro e la paura penetra fin nelle tue ossa. Devi volare ad occhi chiusi, senza vedere e senza capire. Allora ti torna alla mente che l’altro è un mondo riservato a se e che nel più profondo del suo essere sempre sarà lontano da te. E’ proprio quello il momento si cercare il perdono.
Forse è vero, anche se molto triste, che in fondo in fondo il tuo uomo o la tua donna per quanto possa dire d’amarti resterà sempre ed in qualche modo lontano da te. E’ triste.
Forse queste mie considerazioni sono dovute a questa giornata che sta trascorrendo come pesante tonfo di roccia… Sì perché se guardo negli occhi di mio padre e di mia madre, leggo una tenerezza ed un rispetto immutati nel tempo, fatti più freschi dagli anni, più caldi dal tempo. Sguardi che mi dimostrano quanto invece più ami qualcuno e più sei una cosa sola con l’altro.
Oggi non è proprio giornata.
Anche se basterebbe solo una parola…una.
Forse è vero, anche se molto triste, che in fondo in fondo il tuo uomo o la tua donna per quanto possa dire d’amarti resterà sempre ed in qualche modo lontano da te. E’ triste.
Forse queste mie considerazioni sono dovute a questa giornata che sta trascorrendo come pesante tonfo di roccia… Sì perché se guardo negli occhi di mio padre e di mia madre, leggo una tenerezza ed un rispetto immutati nel tempo, fatti più freschi dagli anni, più caldi dal tempo. Sguardi che mi dimostrano quanto invece più ami qualcuno e più sei una cosa sola con l’altro.
Oggi non è proprio giornata.
Anche se basterebbe solo una parola…una.
2 Comments:
Cara amica Saffo, mi dispiace sentirti, ops.. leggerti così giù di morale, ma sai anche tu che l'amore ha giornate di alti e di bassi.. forse bisognerebbe guardare in prospettiva e, come un bel grafico pieno zeppo di cifre, stracciarne un andamento medio... sì, però l'amore non è un numero e non è un calcolo. Cosa dirti Saffo? Sii ancora una volta fiduciosa in ciò in cui credi di più nella vita..
Io intanto ti abbraccio forte!
Sarò fiduciosa cara Novi... come sempre del resto! Ti abbraccio anch'io
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