martedì, gennaio 24, 2006


Tu sai

Tu sai che gli uomini sono piccoli, poveri, che sono soli, deboli, vulnerabili. Sai che ci sono lacrime che nessuno asciuga. Sai che non vi è maggior tristezza di quella di un cuore incompreso da tutti. Sai che per alcuni la vita è un insopportabile dolore.
Fà il possibile per capire gli uomini e per aiutarli. Entra nella loro sofferenza, nella loro solitudine. Scendi dalla cima dell’autosufficienza verso la valle degli uomini soli ed ammalati.
Sii buono e cerca di capire l’indicibile nostalgia di felicità che, a volte, gli uomini esprimono con ansie e desideri insensati. Costruirai tu stesso la tua felicità! Nella tua solitudine e nella tua debolezza fioriranno deliziosi momenti che ti porteranno oltre il ritmo quotidiano della vita. Avrai un cuore capace di consolare e abbracciare tutti gli uomini.
La consolazione ultima so trova solo nella tenerezza verso tutti gli uomini. Che vivono nel freddo della nostra gelida società, regolata solo da burocrazia e da burocrati.