mercoledì, dicembre 02, 2009


Caro Babbo Natale, eccomi qui anche quest’anno a chiederti qualcosa che non ho, qualcosa che non riesco ad ottenere, qualcosa per cui piango, per cui inevitabilmente soffro. Caro Babbo Natale ma perché la vita ti rende sempre le cose difficili? Perché fa in modo di farti sudare il doppio per poter guadagnare anche solo la metà? Perché prima della soddisfazione la strada porta obbligatoriamente attraverso l’umiliazione? Perché? Tu credi che Dio voglia mettermi alla prova? Credi che Dio permetta tutto questo perché sa che, in fondo, io sia in grado di superarlo? Credi lui mi stimi così tanto da permettermi di soffrire, di sentirmi frustrata, delusa così tanto e così profondamente solo perché sa che io ce la posso fare? Caro Babbo Natale, amo Dio, credo in Lui ma sono stanca. Ho solo 26 anni ma sono stanca, stanca di lottare, stanca di dover ogni volta iniziare da zero, stanca di sentirmi ultima, stanca di sentirmi così frustrata e infelice. Glielo dici tu a Dio, semmai non dovesse sentirmi? Semmai la sera, quando alzo gli occhi al cielo e gli rivolgo i miei pensieri e le mie preghiere, non dovesse giungergli il mio grido?

Chiedo solo stabilità e possibilità di concretizzare i miei progetti. Mesi di frustrazione, delusione.. mesi di desolazione e denti stretti. Resisto, resisto. Ma non so fino a quando mi sia possibile continuare così. L’insoddisfazione personale è una brutta bestia. Ti fa sentire inadatta e sola. Sola a combattere contro tutto e tutti. Vorrei solo avere la certezza che presto andrà meglio, che presto tutto avrà un fine, che presto ritroverò il mio equilibrio pronta a concretizzare la mia vita.

Caro Babbo Natale, niente cose costose, niente futili desideri.. solo un bisogno essenziale: VIVERE ed ESSERE FELICE.

Buon Natale Caro Babbo.. e Buon Natale anche a te Dio.