martedì, gennaio 19, 2010


Nel vangelo secondo Luca leggiamo:

Ma Pietro rispose:” O Uomo, non so quel che tu vuoi dire”.
E nel medesimo istante, mentre ancora diceva quelle parole,

un gallo cantò.
Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro, e Pietro…

uscito fuori pianse amaramente.



Avevo un ottimo rapporto col Signore. Gli chiedevo delle cose, conversavo con lui, lo lodavo, lo ringraziavo.

Ma avevo sempre la sgradevole sensazione che lui volesse che lo guardassi negli occhi. Ed io non lo facevo. Parlavo, ma distoglievo lo sguardo quando sentivo che mi stava guardando.

Distoglievo sempre lo sguardo. E sapevo perché.

Avevo paura.

Pensavo che avrei trovato nei suoi occhi l’accusa di un qualche peccato di cui non mi ero pentito. Pensavo che avrei trovato una richiesta nei suoi occhi: ci sarebbe stato qualcosa che lui voleva da me.

Un giorno, finalmente, mi feci coraggio e guardai. Non c’era nessuna accusa. Non c’era nessuna richiesta. Gli occhi dicevano solo: “Ti Amo”.

Guardai a lungo in quegli occhi. Li scrutai.

Ma il solo messaggio era: ”Ti Amo”.

Ed io uscii, e come Pietro, Piansi.



Grazie mio Signore per farmi capire quanto Tu sia Grande ed inifinitamente Misericordioso. Se solo io potessi minimamente comprendere la tua Infinità ed immenso Amore per me. Forse tutto sarebbe più semplice.

mercoledì, dicembre 02, 2009


Caro Babbo Natale, eccomi qui anche quest’anno a chiederti qualcosa che non ho, qualcosa che non riesco ad ottenere, qualcosa per cui piango, per cui inevitabilmente soffro. Caro Babbo Natale ma perché la vita ti rende sempre le cose difficili? Perché fa in modo di farti sudare il doppio per poter guadagnare anche solo la metà? Perché prima della soddisfazione la strada porta obbligatoriamente attraverso l’umiliazione? Perché? Tu credi che Dio voglia mettermi alla prova? Credi che Dio permetta tutto questo perché sa che, in fondo, io sia in grado di superarlo? Credi lui mi stimi così tanto da permettermi di soffrire, di sentirmi frustrata, delusa così tanto e così profondamente solo perché sa che io ce la posso fare? Caro Babbo Natale, amo Dio, credo in Lui ma sono stanca. Ho solo 26 anni ma sono stanca, stanca di lottare, stanca di dover ogni volta iniziare da zero, stanca di sentirmi ultima, stanca di sentirmi così frustrata e infelice. Glielo dici tu a Dio, semmai non dovesse sentirmi? Semmai la sera, quando alzo gli occhi al cielo e gli rivolgo i miei pensieri e le mie preghiere, non dovesse giungergli il mio grido?

Chiedo solo stabilità e possibilità di concretizzare i miei progetti. Mesi di frustrazione, delusione.. mesi di desolazione e denti stretti. Resisto, resisto. Ma non so fino a quando mi sia possibile continuare così. L’insoddisfazione personale è una brutta bestia. Ti fa sentire inadatta e sola. Sola a combattere contro tutto e tutti. Vorrei solo avere la certezza che presto andrà meglio, che presto tutto avrà un fine, che presto ritroverò il mio equilibrio pronta a concretizzare la mia vita.

Caro Babbo Natale, niente cose costose, niente futili desideri.. solo un bisogno essenziale: VIVERE ed ESSERE FELICE.

Buon Natale Caro Babbo.. e Buon Natale anche a te Dio.

martedì, settembre 08, 2009


Un giorno un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:

"Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate?".

"Gridano perchè perdono la calma" rispose uno di loro. "Ma perchè gridare se la persona sta al tuo lato?" disse nuovamente il pensatore. "Bene, gridiamo perchè desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?". Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.

Allora egli esclamò: " Voi sapete perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più si è arrabbiati tanto più forte si dovrà gridare per sentirsi l'uno contro l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perchè? Perchè i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte i loro cuori sono talmente vicini che nemmeno parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano".

Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discutete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare".

Mahatma Gandhi

martedì, giugno 09, 2009


Ogni guerriero della Luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.

Ogni guerriero della Luce
ha tradito e mentito in passato.

Ogni guerriero della Luce
ha imboccato un cammino che non era il suo.

Ogni guerriero della Luce
ha sofferto per cose prive di importanza.

Ogni guerriero della Luce
ha pensato di non essere un guerriero della Luce.

Ogni guerriero della Luce
ha mancato ai suoi doveri spirituali.

Ogni guerriero della Luce
ha detto “sì” quando avrebbe voluto dire “no”.

Ogni guerriero della Luce
ha ferito qualcuno che amava.

Perciò è un guerriero della Luce:
perché ha passato queste esperienze
e non ha perduto la speranza di essere migliore.

mercoledì, dicembre 17, 2008



Il Mio Sogno.

Il Mio Traguardo.

Il Mio Nuovo Orgoglio di Donna.

Il Mio Cammino.

mercoledì, novembre 05, 2008

Una notte un uomo fece un sogno.
Sognò di passeggiare lungo la spiaggia con il Signore.
In cielo balenavano scene della sua vita.
Per ciascuna scena notò due serie di orme sulla sabbia: una apparteneva a lui e l'altra al Signore.
Quando gli fu balenata davanti agli occhi l'ultima scena,
si voltò a guardare le orme
e notò che molte volte lungo il cammino vi era una sola serie di impronte.
Notò anche che questo avveniva durante i periodi più sfavorevoli e più tristi della sua vita.
Ne rimase disorientato e interrogò il Signore.
"Signore, tu hai detto che se io avessi deciso di seguirti,
tu avresti camminato tutta la strada accanto a me,
ma io ho notato che durante i periodi più difficili della mia vita vi era una sola serie di orme.
Non capisco perché, quando avevo più bisogno di te, mi hai abbandonato.
"Il Signore rispose: "Mio amato figlio, io ti voglio bene e non ti abbandonerei mai.
Durante i tuoi periodi di dolore e sofferenza, quando vedi solo una serie di orme,
quelli sono i periodi in cui io ti ho portato in braccio."

Signore, questo è uno di quei periodi.. ti prego prendimi in braccio.
Ho bisogno di te.

lunedì, settembre 15, 2008



Semplicemente Ti Amo